Nel febbraio 2013 si è costituito presso il Central Hospital for Oil Workers (CHOW) di Baku in Azerbaijan, l’International Cardiovascular Team of Azerbaijan di cui fanno parte: Dottor Alessandro Giamberti, Milano (Cardiochirurgia), Professor Jochen Weil, Hamburg (cardiologia pediatrica), Dottor Ermanno Mazza, Baku (Terapia Intensiva), Dottor Antonio Curnis, Brescia (Elettrofisiologia), Professor Rashad Mahmudov, Baku (Cardiochirurgia).
Il Dottor Alessandro Giamberti è consulente per la Cardiochirurgia Pediatrica presso il CHOW dal 2004 quando proprio in quell’ospedale fu creato il primo centro di cardiochirurgia di Baku.
L’obiettivo dell’International Cardiovascular Team of Azerbaijan è quello di favorire lo sviluppo delle scienze cardiovascolari in Azerbaijan ed in tutti i paesi dell’area geografica (Georgia, Iran, Russia, Kazakistan, Uzbekistan) attraverso scambi culturali e crescita professionale.
Al momento, attraverso workshop in loco con cadenze regolari, si effettuano procedure di alto livello qualitativo, si forma il personale locale, si organizzano meeting formativi nazionali e congressi internazionali, si eseguono indagini epidemiologiche sulle cardiopatie congenite dal neonato all’adulto in Azerbaijan.
Per il 2014 verranno effettuati 7 workshop.
In questa ottica ci appare assolutamente necessario perseguire nella strada intrapresa e nello specifico si identificano i prossimi passi da portare a compimento (obiettivo 2014-2015):
1) Creazione di un database nazionale dei pazienti affetti da cardiopatia congenita
2) Creazione di un team internazionale allargato per coprire tutti gli aspetti del settore cardiovascolare
3) Creazione di borse di studio per medici dell’Azerbaijan che possano effettuare periodi formativi all’estero in accordo con l’ International Team
4) Creazione di un gruppo di studio sulle cardiopatie congenite dell’adulto con particolare attenzione ai pazienti affetti da scompenso cardiaco in classe funzionale III e IV
5) Creazione di un Team ECMO
6) Creazione di un Team dedicato ai supporti cardiaci straordinari (Assist Device) sia come bridge al trapianto che come Destination Therapy.